Ci hanno tolto il diritto di avere diritti
Coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, non possono andare al cinema, al teatro, al museo, al ristorante, a scuola, al cimitero e perfino al lavoro. Sono cittadini normali, come tutti gli altri, pagano le tasse ma non hanno diritti, anche se non c’è alcuna legge che li obblighi al vaccino. Non è una situazione paradossale? Ha forse un senso? E’ in qualche modo giustificabile?
La favola del Lupo e dell’Agnello
Quando ero un ragazzino, leggendo la favola di Esopo del Lupo e dell’Agnello, mi sconvolgeva la prepotenza del più forte sul più debole:
- Mi sporchi l’acqua che devo bere!
- E come è possibile, visto che io sono a valle? – rispondeva l’Agnello.
- L’anno scorso hai insultato mio padre…- affermava ancora il Lupo alla ricerca di un motivo per far fuori l’Agnello.
- E come è possibile? L’anno scorso non ero ancora nato!
Non vennero assolutamente prese in considerazione le buone ragioni dell’Agnello ed il Lupo se lo mangiò perché ciò rientrava nei suoi progetti.
E’ la legge del più forte che si sta facendo rivivere in Italia: il buonsenso è un mero ricordo.
Purtroppo sono in molti a non rendersi conto della prevaricazione e del gravissimo attentato alle libertà individuali.
Perfino il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, asseconda il comportamento governativo ed anzi anticipa le obiezioni e dice: “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche modo di mettere in pericolo la vita altrui”.
Forse al Presidente è sfuggito il fatto che il vaccinato può diffondere il virus come il non vaccinato che lo abbia contratto.
Il maldestro tentativo di non far conoscere la verità
Forse al Presidente è sfuggito che al cittadino europeo è consentito non vaccinarsi se ha deciso di non farlo. Immagino che si sia fermato a leggere soltanto la prima versione del Regolamento 953/2021 del 15 giugno scorso, dove si ometteva di dire che i cittadini sono liberi di non vaccinarsi se “hanno scelto di non essere vaccinati”.
Una mera, insignificante, omissione (come si vorrebbe far credere), alla quale è stato rimediato in data 5 luglio 2021, a seguito della protesta di certi giuristi che si erano resi conto di come il testo in italiano divergesse da quello originario dettato dal Consiglio Europeo. Non soltanto il nostro Presidente non se ne è accorto ma neanche ha avuto una reazione contro questo goffo tentativo di ingannare gli italiani.
Come non l’ha avuta quando da uno studio televisivo è stato cacciato un medico che aveva semplicemente detto che non si sarebbe vaccinato; come quando la televisione di Stato ha ossessionato per mesi i telespettatori, facendo sentire le stesse campane, evitando di invitare scienziati che prospettavano altre soluzioni.
E poi, vorrei sapere da questo Presidente, se ha un senso dire “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione…”. Se non c’è alcun obbligo, io non mi “sottraggo” alla vaccinazione, ma opero una libera scelta con la consapevolezza “di non mettere in pericolo la vita altrui”, o almeno con la stessa consapevolezza del Presidente Mattarella che si è vaccinato.