Cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Nel 1924 molti o forse tutti i Comuni della nostra Provincia, Lucca compresa, non proprio spontaneamente, concessero la cittadinanza onoraria a S.E. Benito Mussolini.
Lucca gliela conferì nel giugno mentre Porcari anticipò il comune capoluogo, concedendola il 22 maggio 1924.
Nel verbale relativo si legge: “Il Consiglio Comunale unanime, scattando in piedi, e per acclamazione, alla lettura dell’oggetto: conferimento della cittadinanza onoraria di Porcari a S.E. Benito Mussolini, unendosi alla nazionale manifestazione, auspice la Città Eterna, e su proposta del segretario federale del P.N.F. di Lucchesia.
Come omaggio di fede, di gratitudine, d’amore al Duce dell’Italia Nuova, riconsacrata e rigenerata da Colui che per le migliori fortune e per i suoi divini destini, con polso fermo, con mente luminosa ne regge le sorti, proclama S.E. Benito Mussolini cittadino onorario di Porcari”.
Questa è una delle tante formule in uso, corredata da varie motivazioni, tutte intese ad esaltare il Dux, come «… Illustre uomo che ha salvato l’Italia», «Artefice massimo della Grandezza della Nuova Italia», «Esaltatore della stirpe italica», «Nocchiero sicuro», «Uomo di volontà ferrea intelligenza e amore per la Patria».
Le revoche della cittadinanza onoraria
Sono trascorsi quasi 100 anni da quei giorni e nel frattempo, diversi Comuni, fra i quali Pisa, Firenze e Pieve a Nievole, tanto per citarne alcuni dei più vicini, hanno provveduto a revocare tale riconoscimento al capo dei Fascisti e qualcuno di loro, in concomitanza all’assegnazione della medesima onorificenza, a Liliana Segre.
Altri, pur sollecitati a farlo, hanno deciso di lasciare le cose così come stanno.
Fra le motivazioni addotte a giustificare la revoca, figurano le seguenti: Mussolini è stato il mandante dell’omicidio Matteotti e di Giovanni Amendola; Mussolini ha firmato le leggi raziali; Mussolini, con Hitler è corresponsabile dei campi di sterminio e responsabile di altri misfatti, violenze e prevaricazioni che hanno caratterizzato il Fascismo.
Mantenimento o revoca, dunque? E’ questo il quesito che ricorre in particolare in occasione delle elezioni politiche ed amministrative, quindi un quesito strumentale, ma dal quale, in realtà, non ci si aspetta una risposta se non in termini di voti.
Anch’io mi sono posto questo interrogativo e non nel chiuso di una cabina elettorale e mi sono dato una risposta che, di certo non sarà condivisibile da tutti, ma è la mia.
Voi, gliel’avreste concessa?
Vivendo in quel clima degli anni “Venti”, probabilmente non avrei concesso la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Dico “probabilmente” perché capisco anche chi, senza se e senza ma, concesse quella onorificenza all’uomo nuovo che si presentava sulla scena politica, promettendo riforme, riscatto dall’indigenza, parità di diritti. Pensiamo a cosa succede ai tempi nostri e in particolare, quali figuri abbiano avuto il coraggio di votare, riponendovi illusorie speranze!
Se invece, fossi chiamato oggi a conferire la cittadinanza onoraria a Mussolini, giudicando il suo operato, mai e poi mai gliela concederei. Troverei assai più giusto riservargli quella delle patrie galere.
Ma, oggi, gliela revocherei? Perché questa è la domanda. Assolutamente no, perché la storia non può essere cancellata, rimossa o revocata. La storia è quella che è e che è stata e che dovrà servire come monito per noi e le future generazioni.
Mi piacerebbe conoscere anche il vostro pensiero. Apro una sorta di referendum.
Nella foto: la Torre Guinigi
12 Commenti. Nuovo commento
… in effetti una revoca odierna mi pare un po’ come chiudere le stalle dopo che i buoi sono scappati… è cercare di rifarsi una impossibile verginità. Forse è meglio lasciare a monito queste prove di errore di valutazione ed evitare di rifare gli stessi errori.
Sono totalmente d’accordo con te.
REVOCA S U B I T O.
Cara Sonia, ti rimando alle mie risposte precedenti.
La storia non la cambia una “concessione di cittadinanza onoraria” ( che secondo me non significa assolutamente nulla) così come non la cambia se la stessa venisse “oggi” revocata. La “Storia” è la storia, come quella che impariamo a scuola alle elementari e non ci chiediamo se è giusta o sbagliata, se si può cambiare oppure no. Quello che è accaduto nel passato, nessuno può cambiarlo e secondo me è giusto così. Chi leggerà nel futuro, che cosa è stato fatto nel passato, giudicherà ciò che è stato fatto di buono e di sbagliato; spero cercando di non sbagliare più e spero anche che ci perdoni, per tutti gli infiniti orrori.
E’ vero, però revocando questa cittadinanza è come voler cancellare un pezzo di storia di cui ci si vergogna. Ma come si fa ad aver motivo di vergognarci, se facciamo sparire quanto è accaduto? La storia è anche e soprattutto insegnamento.
Totally agree with you!
Purtroppo non si impara dalla storia!
Sono lieto che tu condivida il mio pensiero.
Mai la concederei. Il periodo della 2a. Guerra a Lucca è oscuro… forse ne ha tante cose brutte da nascondere…
Non la concederesti oggi, come me. Tuttavia devi considerare la cosa nel contesto storico. Tanta gente che viveva malissimo vedeva in Mussolini l’uomo della Provvidenza e della riscossa. Non tutti furono in condizioni di capire che si stava preparando un triste periodo di dittatura. Del resto, anche oggi, c’è gente che pensa che si stia attraversando un periodo di forte restringimento delle nostre libertà (il Covid sarebbe un pretesto) e chi non avverte assolutamente questo pericolo.
La cittadinanza onoraria a Mussolini va vista nel contesto storico in cui è avvenuta. Fra cento anni i nostri nipoti potranno scrivere le stesse cose di alcuni politici che sono ora al governo. La revocherei? No perché è un pezzo di storia della nostra nazione come alcuni che non vorrebbero le statue o piazze intitolaste a Garibaldi. Certamente non è quell’eroe che i libri ci hanno fatto credere, basta leggere la storia di certi tragici avvenimenti accaduti in Sicilia con fucilazioni, stupri, ruberie ecc.
Vedo con piacere che condividi quello che ho scritto. Per quanto riguarda Garibaldi, ti faccio presente che sul suo conto sono stati diffusi dei post, totalmente falsi, intesi ad infangare la memoria di una persona perbene.