Informazion e
Corsa al green pass senza scadenza
Dobbiamo ammettere che qualcosa è cambiato rispetto a quelle misure, adottate da Hitler contro il popolo ebraico. Oggi il ministro Speranza chiede di affiggere davanti alla porta di ristoranti, bar, palestre, mercati all’aperto ecc. ecc. un cartello recante la scritta: “Accesso consentito ai possessori di green pass”. Non impone invece la scritta, di certo più mortificante: “Qui non vogliamo i no-vax”.
Per il resto, ha seguito pedissequamente le prime misure prese dal regime nazista, nei confronti di chi intendeva escludere dal consesso sociale: proibire l’accesso alle scuole pubbliche e alle università, così come ai cinema, alle biblioteche, ai teatri e agli impianti sportivi.
Il divieto di usufruire dei mezzi pubblici, quello di accedere ai luoghi di lavoro e agli ospedali, sono invece iniziative esclusive di Speranza, al quale bisogna darne atto: i nazisti non erano arrivati a tanto.
Il ministro e questo governo però, avranno la maniera di attingere dall’esempio nazista, un gran numero di provvedimenti coercitivi, fino a far capitolare quei 5 milioni di irriducibili no-vax, costringendoli alla inoculazione. Dopo la privazione dei diritti civili, potrebbero privarli di quelli politici: vietare loro di votare e partecipare a liste per essere votati.
Revocare le licenze agli avvocati e commercialisti, come già è stato fatto per i medici dissenzienti.
Imprimere su loro passaporti “NV”,
che sta per “No Vax”, al fine di esporli al pubblico ludibrio e riguardarsi da loro come appestati e sovversivi.
Li si potrebbe privare anche della patria potestà, per l’influenza negativa che eserciterebbero sui figli minori.
Potrebbe essere questa una iniziativa estrema, ma giustificata dalla tenacia con cui il nostro governo intende difendere la salute dei cittadini.
Poi però ammette di avere allo studio ulteriori provvedimenti, dai quali emerge che la salute dei cittadini non costituirebbe una sua priorità, come quello di cui stamane, ne dà conto, il primo dei giornali di regime. Il Corriere della Sera scrive che ai vaccinati con terza dose, potrebbe essere rilasciato un green pass perenne, senza altri obblighi.
Ora ben sapendo che il plurivaccinato può contrarre il virus e a sua volta trasmetterlo al pari di qualsiasi non vaccinato, viene spontaneo chiederci perché mai a questi soggetti si darebbe il via libera per infettare gli altri, se è vero che la difesa della salute è una prerogativa del governo?
A me sembra che la priorità sia invece quella di vaccinare tutti
per i motivi che ho spiegato nel mio blog del 16 gennaio (dal titolo: “I vaccinati con due dosi sono no-vax”), al quale rimando.
C’è però anche un altro motivo: ai vaccinati con terza dose sarà rilasciato un green pass senza scadenza. Che vuol dire? Vuol dire che se anche il Covid dovesse rientrare, ben presto, tra i nostri ricordi, il green pass continuerà ad essere imposto, per il controllo dei popoli.
E questo è appunto il motivo per cui è stato introdotto.
Nella foto: controllo del green pass.