Il balbuziente da battesimo
Questa composizione di Piero Della Francesca, che risale presumibilmente al 1445 rappresenta il Battesimo di Cristo, pronto a tuffarsi nel Giordano come fa l’uomo che si sta spogliando, sulla destra. Lo battezza San Giovanni in presenza della colomba, simbolo dello Spirito Santo. A sinistra vediamo tre Angeli che assistono all’evento, come testimoni.
Cristo quindi è stato battezzato quando già era adulto, al contrario di quanto succedeva qui da noi un secolo fa, quando i bambini venivano battezzati appena nati per paura che dovessero morire e precipitare nel Limbo. Veniva battezzato subito chi aveva la fortuna di abitare in città o anche in un paese con chiesa dotata di fonte battesimale.
Ad esempio, la chiesa di Porcari è stata resa idonea al battesimo soltanto ai primi del 1500 e prima di allora, i neonati dovevano essere portati a Lucca, in San Frediano, distante cinque miglia, con tutte le difficoltà che si incontravano nel percorrere quelle strade insicure e difficili, specie d’inverno.
Testimoni di questa cerimonia ed anche educatori della fede, affiancando o sostituendo, quando occorra, i genitori in questo compito, sono padrino e madrina. Per la chiesa, essi dovevano iniziare il neonato alla vita cristiana ed aiutarlo, anche da adulto, a comportarsi secondo l’insegnamento di Cristo. Doveva essere talmente sentita questa responsabilità che in alcuni paesi della Lucchesia, da quel momento padrino e madrina, compare o comare, avrebbero dovuto trattarsi con il massimo rispetto e perfino darsi del “voi”, qualunque fosse stato il grado di confidenza intercorsa fra i due.
Anche nel corso della stessa funzione era loro riservato un compito assai delicato. La madrina, in particolare, doveva saper recitare il “Credo”, senza tentennamenti o incertezze, ad evitare che il battezzato diventasse un “checchelloro” ovvero balbuziente.
Anche a Roma, non era consentito a compare e comare di sbagliare nel recitare il “Credo”, perché se avessero sbagliato “quela pòra creatura in vita sua sarà ttormentata da le streghe” – dice Luigi Zanazzo.
Dunque, diverse erano le conseguenze derivanti dal non saper recitare con proprietà il “Credo”, ma tutte molto gravi e comunque, da evitare.
Alla cerimonia del battesimo, la mamma non partecipava mai, sia perché doveva restarsene a letto, da dieci a quaranta giorni, secondo le usanze del luogo per recuperare le forze; sia perché non poteva essere ammessa in chiesa, essendo ritenuta impura.
Parleremo, quando se ne presenterà l’occasione della funzione a cui la mamma doveva sottoporsi per “rientrare in santo” e cioè per riammessa a frequentare le funzioni liturgiche .
Partecipavano invece alla cerimonia del battesimo il padre, gli altri stretti familiari, il padrino e la madrina.
Immagine: Il Battesimo di Cristo di Piero Della Francesca (Sec. XV), National Gallery-Londra