Il giudice ordina il vaccino
Leggo che i figli adolescenti di una donna sono stati vaccinati contro il suo volere, ma con il consenso del padre a seguito di una sentenza di un giudice di Parma.
Non riesco a capire come un giudice possa emettere una sentenza del genere, in mancanza di una legge che imponga l’obbligo della vaccinazione. Nella sentenza si legge che l’opposizione della madre “poggia su concezioni personali suffragate da teorie diffuse da pochi soggetti che si pongono al di fuori della comunità scientifica ed in contrasto con gli approdi della scienza medica nazionale ed internazionale…”.
Nella sentenza si afferma anche, che entrambi gli adolescenti “godono di buona salute e non ci sono controindicazioni specifiche per la somministrazione del vaccino”.
Il giudizio si basa quindi su due affermazioni smentite da quello che sta succedendo in tutto il mondo. Se effettivamente, si ritenesse il vaccino risolutivo dell’epidemia, come sostenuto dalla “scienza medica nazionale ed internazionale”, perché mai non c’è Paese nel mondo che lo renda obbligatorio in forza di legge? Soltanto in Italia lo si fa in modo surrettizio escludendo dalla vita sociale ed anche dal lavoro, i “non vaccinati”. Il fatto è che la stessa Casa farmaceutica produttrice del siero, ha detto e ripetuto chiaramente che i rapporti finali sugli studi clinici del vaccino di Pfizer-BioNtech, dovrebbero essere presentati nel dicembre 2023, consentendo di trasformare l’autorizzazione Ue da condizionata a standard. Dunque fino al dicembre 2023, la Pfizer (e come lei le altre ditte) non si assumono alcuna responsabilità sui possibili effetti della vaccinazione.
Per quanto riguarda la seconda affermazione che non “ci sono controindicazioni specifiche per la somministrazione del vaccino“, evidentemente il giudice non ritiene sufficienti i tanti casi, anche gravi, denunciati da chi è stato inoculato. Addirittura, non degna di alcuna considerazione i report specialistici, periodicamente redatti. Ad esempio, l’ultimo rapporto di sorveglianza emanato dalla Public Health Britannica, riguardante il periodo 23 agosto – 19 settembre 2021, evidenzia dati che dovrebbero far riflettere.
Nelle tre settimane prese in considerazioni, risultavano decedute per Covid, 3696 persone (oltre 37 delle quali non c’erano dati per attribuirle ad un gruppo o ad altro). Di queste: 865 erano persone “non vaccinate”, mentre 2831 risultavano vaccinate. Di questi ultimi, 147 erano decedute dopo la prima dose, mentre ben 2684 dopo la somministrazione della seconda dose.
Qualcuno osserverà: “è normale perché i vaccinati sono molto più numerosi dei non vaccinati!” Non è assolutamente “normale perché la gente si vaccina per non morire!
Lascio ai lettori ogni considerazione in merito, mentre li invito a controllare questo “report” che distingue i decessi anche per fasce di età, andando su YouTube e digitando “Lucca consapevole”.
Nella foto: Il “martello” del giudice.