Informazione ottima e abbondante
Da militare, venivamo avvertiti che se durante il pranzo, fosse passato il generale per l’ispezione, alla domanda come trovavamo il cibo, dovevamo rispondere: “ottimo ed abbondante, signor generale”.
A lungo andare ci convincemmo che il cibo era “ottimo e abbondante”.
Il 2 aprile scorso, pubblicai sul mio blog, un articolo dal titolo DIFENDIAMO LA NOSTRA LIBERTA’.
In quell’articolo mettevo in evidenza che l’Italia stava perdendo posizioni in fatto di libertà di stampa, trovandosi nel 2019, al 43° posto nel mondo dopo Paesi come la Giamaica, la Costa Rica, il Ghana.
A motivare quella posizione in classifica, che avrebbe dovuto far riflettere, portavo ad esempio, il comportamento tenuto da chi ci governa in questo periodo di epidemia Covid.
Ci hanno terrorizzato con immagini catastrofiche di morti, ci hanno tolto ogni speranza nel futuro. Vi ricordate? NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA.
Si è aperta l’epoca dei vaccini
Oggi si è aperta la fase dei vaccini e invece delle bare, ci mostrano ospedali affollati, sale di terapia intensiva al limite della capienza e bracci abbandonati alle iniezioni. Tutti i medici che si presentavano e si presentano in TV, suonano la stessa campana: vaccino, vaccino, vaccino!
Mai che mandino in onda, ogni tanto, uno delle migliaia di medici a dire ciò che pensa e cioè che il Covid si può curare anche a casa e guarire, senza alcun problema, se si interviene al manifestarsi dei primi sintomi.
O meglio, qualche TV privata lo ha fatto ed è stata chiusa o ha rischiato l’oscuramento. Oggi, molti sono i giornali a dare notizia di questo alternativo modo di curare, ma i giornali, si sa, non li legge nessuno, perché è più fatica leggere che farci imboccare dalla TV.
Da lì, però, il messaggio non arriva.
Chi la vuole davvero l’informazione?
Va tenuto conto che anche la RETICENZA, contribuisce alla qualità dell’informazione e quindi alla libertà di stampa.
Dai messaggi ricevuti dopo la pubblicazione del mio post, ho capito una cosa molto importante e cioè che LA LIBERTA’ DI STAMPA NON E’ TUTTA COLPA DI CHI DOVREBBE DARE E CONSENTIRE L’INFORMAZIONE, MA ANCHE DI CHI, QUESTA INFORMAZIONE LA DOVREBBE RICEVERE.
Ad esempio, una persona (C.G.), mi contesta che abbia scritto che i vaccini vengono somministrati in via sperimentale… Agli inizi della EPIDEMIA, quella era voce comune, perché non c’era stato il tempo sufficiente per sperimentarli.
Tale voce è passata poi nel dimenticatoio, fino a quando AstraZeneca non ha dovuto rivedere il bugiardino per aggiungere che il vaccino poteva provocare la morte per trombi. E non finiranno qui le revisioni.
Non era stato previsto tale trascurabile inconveniente, proprio perché non c’era stato il tempo di somministrarlo ad un congruo campione di soggetti.
Questi effetti si sono verificati in tempi brevissimi dalla somministrazione; non è dato di sapere cosa succederà da qui a dieci/dodici mesi, da qui a due anni.
Che succederà quando poi lo si dovrà ripetere fra quattro/cinque mesi, aggiungendo vaccino a vaccino? Perché lo si dovrà ripetere!
Nonostante sia la stessa casa farmaceutica produttrice ad evidenziare questi accadimenti, c’è gente che segue supinamente il canale privilegiato dell’informazione, che sarebbe la nostra TV di Stato. Ha fiducia sconfinata in questo tipo di informazione e la TV gliela somministra.
Invito ad uniformarsi al PENSIERO UNICO
Un altro lettore (G.A.G) invece, mi sculaccia, come si può fare con un bambino impertinente e mi invita a non scrivere “questi post che contengono affermazioni fuorvianti e dannose e … a remare nella stessa direzione”.
Veda, signor G.A.G., non credo che sia una informazione fuorviante e dannosa il far sapere alla gente che, oltre al vaccino, esiste anche una cura per debellare il Covid. Che questa cura può essere anche domiciliare e senza danni. Che invece, non si possono stabilire le conseguenze del vaccino a lunga scadenza e neanche a breve. Che in TV si dovrebbero far parlare anche quei medici che credono nella cura perché l’hanno sperimentata con successo su migliaia di individui.
Lei, evidentemente, è orientato verso il PENSIERO UNICO, e vorrebbe unificare anche il mio pensiero, visto che mi invita a “remare nella stessa direzione”.
Non lo farò perché io sono fra quei pochi che vorrebbero scalare posizioni verso la LIBERTA’ DELL’INFORMAZIONE.
Nella foto: lettura del giornale.