La Befana porterà carbone a…
Quei medici
che con la loro paura, hanno tradito la loro professione ed il loro giuramento. Sono stato testimone alcuni giorni fa del pianto di una bambina che rifiutava il cibo e da ore, denunciava un continuo dolore al pancino. Il padre ha chiamato il pediatra, avvertendolo però che lui, pur asintomatico, alcuni giorni prima era risultato positivo al Covid. Al che, il coniglio, gli ha consigliato di somministrare alla bambina un antibiotico, chiamare l’ambulanza per portarla all’ospedale. Lui non l’avrebbe visitata. Erano le dieci di sera. Per fortuna quel consiglio fu seguito soltanto a metà, perché – secondo il medico del Pronto Soccorso – la somministrazione di antibiotico, avrebbe aggravato, e di molto, la situazione della malatina. La paura ormai chiude gli occhi a certi conigli, diversamente medici, e mette a rischio la vita degli altri.
Giornalisti e giornali
che hanno come obiettivo quello di pilotare l’informazione secondo il volere dei loro padroni. Ormai l’indipendenza del giornalista, è valore di altri tempi e di altri personaggi, purtroppo scomparsi, come Indro Montanelli. Quando nel 1991, l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga, gli propose la nomina di senatore a vita, egli rispose: “Purtroppo, il mio credo è un modello di giornalista assolutamente indipendente; questo mi impedisce di accettare l’incarico”.
Oggi invece, sul mercato, abbondano giornalisti disposti a vendersi per un piatto di lenticchie; pronti a dar voce a chi la pensa come il padrone ed oscurare chi, pur altamente qualificato, la pensa diversamente. Corriere della Sera e La Repubblica, per fermarci ai più letti, sono pessimi e stomachevoli esempi di giornalismo.
Parlamento italiano
che si è lasciato esautorare del tutto. Soltanto il Presidente della Repubblica, trova che esso esprime la sovranità popolare e non si accorge che non esprime niente perché è Draghi che si occupa di tutto.
Anche nel corso del 2021, ha assistito impotente a tutte le nefandezze, a tutti i soprusi perpetrati a carico del popolo italiano e continua anche oggi. Pare che nessun parlamentare sia in condizioni di guardarsi intorno e di capire.
Presidente della Repubblica
che nel suo discorso di fine anno e fine mandato, riconosce che “E’ la Costituzione il fondamento, saldo e vigoroso, della unità nazionale. Lo sono i suoi principi e i suoi valori che vanno vissuti dagli attori politici e sociali e da tutti i cittadini”. Rileva tutto questo, come se avesse fatto qualcosa per farla valere nei confronti dei continui attentati del Presidente del Consiglio.
Riconosce che: “La Costituzione affida al Capo dello Stato il compito di rappresentare l’unità nazionale. Questo compito – che ho cercato di assolvere con impegno…”
E’ forse lavorare per l’unità quella di trovare eccessivo lo spazio concesso dai media, a chi non si vuol far inoculare un siero sperimentale, il cui unico effetto è stato quello di moltiplicare le varianti del virus e di provocare una serie incalcolabile di danni collaterali? E’ unire il popolo italiano quello di impedire ad una parte di esso di esercitare il diritto costituzionale di preservare la propria salute. Carbone.
E forse mancherebbe la quantità di carbone necessaria, se la Befana dovesse davvero portarlo a chi lo merita.