Informazion e
La fake news sul ministro Speranza
Alcuni giorni fa su Facebook è apparsa copia della pagina di un libro autobiografico scritto da Roberto Speranza.
Il ministro della Salute, raccontava di quando era bambino ed essendo oltremodo vispo, la madre grassa e bassa, spesso gli assestava sonori ceffoni e lo chiudeva per ore su un terrazzino, dove lui restava inebetito a rimirare i corvi.
A molti quel racconto è sembrato, più che verosimile, e adatto a giustificare le azioni dello Speranza di oggi, contro il popolo italiano, come fossero il frutto dei maltrattamenti subiti da ragazzo.
Poi si è venuto a sapere che quella pagina era un falso.
Il fatto però ci dà lo spunto per alcune riflessioni e sono partito da quello che il Ministro della Salute fa oggi, per risalire a come poteva essere da bambino.
Dai più viene visto come uomo dal fisico mingherlino, non propriamente prestante, ma che vuol apparire un gigante. Avvitato sul suo scranno, mostra tutta l’arroganza del despota: non ascolta nessuno quasi avesse paura di dover ritornare sulle sue azioni, mente al Parlamento, e se ne frega altamente delle richiese di dimissioni che da più parti gli vengono caldamente richieste. Ritiene di essere insostituibile. Nel suo piccolo, somiglia molto a Hitler.
E il Fuhrer aveva quel brutto carattere – a parere di Alice Miller, psicologa e psicoanalista svizzera – a causa dei maltrattamenti fisici e psicologici subiti per mano del padre, Alois.
Continua la psicologa: “Dietro ad un odio che reca una violenza così dilagante si cela un bambino umiliato. Chi subisce queste esperienze non svilupperà mai una normale capacità compassionevole: da qui i pochi scrupoli nel far del male a qualcuno”.
Ovviamente Alice Miller si riferisce ad Hitler e non a Roberto Speranza.
I più importanti psicologi, convengono nel dire che coloro che hanno subito violenze nell’infanzia, possono manifestare nel corso della vita adulta: “difficoltà emotive come manifestazioni di rabbia, ansia, tristezza o bassa autostima, problemi di “salute mentale” come depressione, disturbi del comportamento alimentare o sessuale, disturbo da stress post-traumatico (PTSD), autolesionismo, pensieri suicidari, abuso di droga o alcool o in generale sviluppo di dipendenze pensieri inquietanti, emozioni, flashback o ricordi che provocano angoscia o confusione, cattiva salute fisica, come obesità e dolori cronici, rapporti conflittuali con i parenti, i genitori o difficoltà ad instaurare relazioni sentimentali o amicali, preoccupazione che l’aggressore possa essere ancora una minaccia per sé o per gli altri, difficoltà di apprendimento e attenzione, basso livello di istruzione, difficoltà di comunicazione, problemi comportamentali, tra cui condotte antisociali o criminali”.
Inoltre, la maggior parte di essi, farebbero la pipì a letto, da bambini e da adulti.
Mi fermo qui, con la speranza che il quadro clinico, possa servire, in qualche modo per giudicare e giustificare le azioni dei nostri uomini politici.
Nella foto Hitchcock ed il corvo