L’amore di Dante per Gentucca sbocciò in Canto d’Arco
La incontrò proprio là in Canto d’Arco, come da profezia di Bonagiunta Orbicciani. Dante Alighieri, lo aveva conosciuto, nel 1300, nel corso del suo viaggio in Purgatorio, confinato tra i golosi della sesta cornice.
Prima ancora che i due si presentassero, Bonagiunta, parlava di una certa “Gentucca”, rivolto al poeta, tanto che Dante, gli si avvicinò e gli chiese, cosa intendesse dire.
Allora lui gli rivelò che a Lucca c’era una giovinetta, che avrebbe incontrato ormai donna, e gli sarebbe apparsa talmente affascinante, da rendergli piacevole la stessa città, invisa ai più.
Evidentemente il Bonagiunta lo aveva riconosciuto, come il poeta iniziatore della lirica amorosa, ma ne ebbe la certezza, soltanto quando ricevette dal divino poeta la risposta:
«I’ mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’e’ ditta dentro vo significando».
Dopo circa 8 anni dall’incontro, Dante si ritrovò esule a Lucca e si piazzò proprio in Canto d’Arco, nel punto in cui via Roma, e via Santa Croce, si incrociano con via Fillungo e via Cenami. Da lì sarebbe sicuramente passata quella Gentucca, della quale tutti parlavano. Il Bonagiunta gliel’aveva descritta, con le stesse parole ispirate e ripetute da Custer De Nobili seicento anni più tardi:
“ … un visin di rosa bello tondo,
che tira ‘ cceci, dorce come un melo,
sempre pietoso e per lo piùe gioondo,
e con un paro d’occhi di vangelo
così ben tagli a seme e insuccarati,
che quando, per prega’, s’ èrzano ar cèlo,
lo puliscin da tutti i ssu’ torbati”.
Con tale descrizione il poeta non poteva sbagliarsi. Infatti appena la vide, la riconobbe; le si avvicinò e le disse che era ancora più bella di come gliel’avevano rappresentata. Gentucca arrossì ma non poté nascondere la sua simpatia ed il suo interesse per il Divino Poeta. Fu un amore a prima vista, etereo, spirituale, ma di grande intensità.
Qualcuno dice che si trattasse di Gentucca Morla; altri parlano di Gentucca Fondora. Non è fondamentale saperlo: per noi resta soltanto Gentucca.
Per certo possiamo dire che i fatti narrati risalgono intorno al 1307 – 1308. Non più tardi, come qualcuno aveva ipotizzato, considerato che il 31 marzo 1309, il comune di Lucca vietò agli esuli fiorentini il soggiorno nella città.
L’amore di Dante per Gentucca sbocciò in Canto d’Arco
4 Commenti. Nuovo commento
Bello e interessante, la prima riflessione :oggi una Gentucca che arrossisce al primo complimento da uno sconosciuto, vorrei proprio coniscerla. Nella migliore delle ipotesi, una parolaccia. E poi, per avere la reazione di Dante devi essere solo Dante
Allora Gentucca era giovanissima ed il complimento inatteso ricevuto da una persona straniera e per lo più matura la fece arrossire, considerato anche i tempi di cui si parla. Così immagino io. Oggi sarebbe diverso come dici tu.
Dev’esse stata un gran pezzo di fia sta Gentucca!
Dante era di gusti raffinati in fatto di donne e anch’io immagino che Gentucca fosse molto bella.