Luigi De Servi, ritrattista internazionale
Ne abbiamo talmente tanti di artisti a Lucca, che corriamo il rischio di dimenticarne qualcuno, anche se questo qualcuno è un artista di fama internazionale.
Stiamo dimenticando di aver avuto un pittore come Luigi De Servi, nato proprio nel cuore della nostra città, ossia in piazza San Giovanni a due passi dalla cattedrale. Nel momento in cui scrivo non posso verificarlo, ma a me sembra che in quella piazza non ci sia neanche una lapide a ricordarlo.
Mi permetto di farlo io nell’anniversario della nascita che fu il 4 giugno 1863. Figlio di Pietro, pittore di soggetto sacro, Luigi, discepolo di Luigi Norfini, si dedicò invece alla ritrattistica.
Esordì in Argentina
Nel 1883 lo troviamo in Argentina, dove espone i suoi quadri portati dall’Italia. Ebbero molto successo e ben presto egli fu conosciuto, tanto che gli fu affidata la realizzazione di importanti lavori per il governo. Fra questi, nel 1884, produsse un affresco nel Salone Bianco della Casa Rosada.
Ancora suoi sono quattro dipinti per la Rotonda del Museo de La Plata e ritratti del Presidente della Repubblica. Queste sono soltanto alcune delle sue opere.
Nel 1888, tornò a Lucca e poco dopo si trasferì a Londra dove visse per un breve periodo facendo il ritrattista. Nel 1893 lavorò a Parigi, dove sposò la fidanzata Olimpia Landi. Nello stesso anno, si trasferì a Genova per prendere parte ai lavori nella chiesa di Santa Caterina a Varazze.
Amico di Giacomo Puccini
Amico d’infanzia di Giacomo Puccini, nel 1899, gli decorò la vasta sala al piano terra della villa a Torre del Lago. Al suo abbellimento, vi collaborarono anche il Nomellini, Galileo Chini e Ferruccio Pagni. I lavori furono terminati nel marzo 1900, dietro l’insistenza del musicista che doveva ricevere Giacosa per “lavorare al nuovo libretto”.
Dopo altre incursioni a Londra e a Parigi, nel 1909 ritornò a Buenos Aires, dove era stato chiamato per realizzare alcune opere commissionate da alti dignitari argentini, fra i quali il ritratto del Presidente Roque Saenz Pena. Realizzò anche un grande affresco nella Sala Presidenziale.
Torna in Italia per stabilirsi a Lucca
Tornò definitivamente in Italia nel 1914 per stabilirsi a Lucca con la moglie e le tre figlie. Qui nacquero i suoi nipoti.
Nel 1923 eseguì due ritratti di Mussolini e nel 1926 allestì una mostra personale con trentuno opere a Roma, nel foyer del teatro Nazionale.
Nel 1926 fu nominato all’unanimità Segretario Fascista degli Artisti Lucchesi.
Nel 1933 decorò il salone della Cassa di Risparmio di Lucca con la rappresentazione della processione del Volto Santo nel 1300.
Continuò a lavorare senza risparmiarsi e ad esporre le sue opere in tutta Italia, fino al 1939, quando conseguì un grande successo la sua mostra allestita presso la Galleria Gerì di Milano.
Morì a Lucca il 25 giugno 1945, dopo una lunga malattia.
Nella foto: autoritratto del pittore