Non perdiamoci la notte di San Lorenzo
Le stelle che cadono per San Lorenzo sono corpi abbandonati da altrettante anime che salgono in Paradiso.
Qualcuno tentava di contarle, senza riuscirvi; altri ripassavano a mente il desiderio da esprimere allo sfrecciare degli astri, sperando di poterlo dire prima che la coda luminosa si disperdesse nel nulla.
Quella di San Lorenzo era ed è una notte così magica da ispirare i poeti e trasformare le loro parole in musica:
« San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla… »
Lorenzo di cui si parla, arcidiacono nella diocesi di Roma, morì all’età di 33 anni, nel 258 d.C. bruciato sulla graticola posta su carboni ardenti per volere dell’imperatore Valeriano. E’ per questo che i contadini siciliani nella notte, scavano buche in campagna nella simbolica ricerca del carboncello (“carvuneddu”) infocato. E la tradizione ci ricorda che le stelle, in questa notte, si accendono di una luce insolita, a simboleggiare quei carboni che tanti secoli fa, devastarono il corpo del santo.
L’invito di San Lorenzo
Ci sono altre usanze legate alla notte di San Lorenzo, ma io vi propongo una delle tante. I giovani usavano scambiarsi, con i mezzi più disparati, “l’invito di san Lorenzo”, e cioè letterine scherzose, di solito in versi, che mettevano in risalto i difetti fisici reciproci.
Come la seguente, scritta da una ragazza e proposta dal solito Idelfonso Nieri in “Cento racconti popolari lucchesi”:
Son lietissima da vero
D’inviarti la presente,
E col cuor lieto e sincero,
Supplicarti caldamente
D’esser pronto domattina
Per andare alla collina.
Sopra un noce d’alto fusto
Sei pregato di montare;
Ah! dev’essere un bel gusto
Nel vederti rampicare
Colle gambe e colle braccia,
Sembri proprio un can da caccia.
La lettera continua con la ragazza che si fa beffe del giovanotto a cui è diretta e di cui è probabilmente innamorata, ma non è corrisposta.
Noi fermiamoci a contare le stelle cadenti. Cogliamo l’occasione di farlo stasera, perché il prossimo anno, chissà! questo spettacolo potrebbe essere riservato ai soli vaccinati.