Non tutti sanno cosa sia la vergogna
Con il rincaro dei prezzi di energia elettrica, gas e combustibili in genere, i massimi dirigenti statali che guadagnavano appena 240.000 euro l’anno, davvero non ce l’avrebbero fatta a tirare avanti. E lo hanno detto chiaramente alle parti politiche di maggioranza e minoranza: “di sacrifici ne abbiamo fatti tanti finora e siamo pure disposti a entrare in coppia sotto la doccia, a spengere la pentola della pastasciutta dopo tre minuti di ebollizione, a sostituire tutti gli elettrodomestici con i tipi più performanti, a tenere il riscaldamento sotto i 17 gradi, ma se non ci aumentate lo stipendio, potreste assistere ai nostri suicidi in massa.”
Di fronte a questa eventualità, nell’ambito del decreto Aiuti-bis, Silvio Berlusconi noto benefattore delle Olgettine, non poteva esimersi dal proporre un emendamento in soccorso a questi derelitti, per togliere il mortificante limite di 240.000 euro annui ai loro stipendi.
Certi sacrifici non possono e non devono essere imposti. Perché non lasciarli liberi di portare i loro compensi a 300 o 400.000 euro l’anno? In fondo, si vive una volta sola.
Il Partito Democratico e Italia Viva, hanno ritenuto che ciò fosse cosa buona e giusta ed hanno votato per il sì, sia in commissione che in aula. Gli altri (FdI, Lega e M5s) per esprimere il loro sdegno e contrarietà verso un provvedimento del genere, preso in un momento come questo, si sono astenuti. Se avessero detto no, l’emendamento non sarebbe passato; ma perché dire no? Con l’astensione si sarebbero accontentati questi boiardi di Stato e allo stesso tempo ci si poteva presentare alle urne dicendo che la responsabilità per quello scandaloso colpo di mano, ricadeva unicamente su PD, Italia Viva e Forza Italia, mortificando una volta di più l’intelligenza dell’elettore.
Quando ne è venuto a conoscenza Draghi, che si era assentato un momento, per consumare quella gavetta di minestra ormai fredda, preparatagli di primo mattino dalla moglie, chi c’era, racconta che egli sia andato su tutte le furie.
Avrebbe detto loro di vergognarsi al solo pensare ad un aumento dei loro grassi stipendi, quando l’operaio ogni mattina, deve scegliere se pagare le bollette dell’energia o mangiare un panino.
Così non si fa ed ha promesso che cancellerà ben presto quell’inopportuno emendamento. Restiamo tutti in vigile attesa.
Berlusconi, Renzi, Letta, Conte, Salvini e Meloni, avrebbero voluto accontentare il premier, ma non sapendo cosa sia la vergogna, hanno dovuto chiedere in giro, e sembra che non ne abbiano capito molto, nonostante la meticolosa descrizione di un padre francescano che per caso si trovava a passare per Montecitorio.
Se l’emendamento sarà mantenuto, e quindi se questi burocrati non potranno ottenere aumenti dei loro stipendi, la CGIL e anche altri sindacati hanno pensato di organizzare una colletta a loro favore, con prelevamento forzoso di pochi euro dalle buste paga degli operai.