Oggi è la festa degli scapoli
Oggi è la festa del single. Qualche ammogliato certamente dirà che la festa dello scapolo è ogni giorno e non c’era assolutamente bisogno di scomodare San Faustino per ufficializzarla.
Non è vero. Ci sono tanti singles di una certa età che cambierebbero volentieri il loro stato con quello degli amici sposati. Specialmente al tempo del Fascismo, l’avrebbero cambiata, dopo l’istituzione della “tassa sui celibi” avvenuta con legge del 3 febbraio 1927.
La legge riguardava i non ammogliati, di età compresa fra i 25 ed i ed i 65 anni. Partiva da 70 lire per i giovani da 25 a 35, per salire a 100 fino ai 50, ed abbassarsi a 50 fino ai 65 anni. Si applicava poi un’aliquota aggiuntiva secondo il reddito del soggetto. L’importo veniva devoluto all’Opera Nazionale Maternità e Infanzia. Gli ultra sessantacinquenni venivano esonerati. La legge venne in seguito abrogata dal Governo Badoglio il 27 luglio 1943.
Si può immaginare come potesse andare per traverso questa tassa a chi, moglie l’avrebbe voluta, ma non riusciva a trovare una donna disposta ad unirsi con lui.
Fu istituita, perché si riteneva che un single dal punto di vista economico se la potesse passare meglio di chi era sposato con famiglia a carico, ma principalmente per il fatto che Benito Mussolini, capo del governo di allora, ambiva ad incrementare la popolazione per far dell’Italia una potenza mondiale. Coerentemente, istituì i premi di natalità e premi speciali per le spose più prolifiche.
Ricorderemo che iniziative del genere ci furono in passato, tutte intese ad incrementare la popolazione, agli stessi fini: Romolo con il “Ratto delle Sabine”, e lui ed altri imperatori successivi con i Lupercalia, riti dei quali abbiamo parlato ieri, propiziatori della fecondità.
Ma, torniamo a San Faustino e la sua festa. Si celebra il 15 febbraio, perché i santi vengono festeggiati nel giorno della loro morte, che segue soltanto di un giorno quella di San Valentino, patrono degli innamorati. In questo modo, non si fa torto a chi, per scelta o per impossibilità, tira avanti da solo.
San Faustino è un martire della chiesa cattolica, vissuto nel II secolo d.C. ed insieme a Giovita è patrono di Brescia. Entrambi erano nobili bresciani ed insieme intrapresero la carriera militare, divenendo cavalieri. Si convertirono al Cristianesimo, dopo l’incontro con sant’Apollonio. Furono predicatori impegnati nell’evangelizzazione. Vittime delle persecuzioni di Traiano e Adriano: furono incarcerati, torturati e decapitati il 15 febbraio di un anno compreso tra il 120 ed il 134 d.C.
Una leggenda vuole che il santo aiutasse le fanciulle, anche quelle meno agiate, a trovare marito e che anche oggi possa continuare a guidare chi sta cercando l’amore.
Mell’immagine: San Faustino
2 Commenti. Nuovo commento
Questo racconto mi ricorda che mio padre mi parlava della tassa sugli “zittelli” così erano chiamati chi non si era sposato come suo fratello, inoltre il nome Faustino mi ritorna in mente la mamma di un mio amico che abitavano davanti casa mia e si chiamava Faustina era di Pavullo e si era sposata con un pescaglino conosciuto durante l’ ultima guerra.
Romolo impose il “ratto delle Sabine” e Mussolini la tassa sugli scapoli. I due provvedimenti miravano ad un unico scopo quello di incrementare la popolazione per conquistare il mondo.