“C’è un’invasione di lessicologi d’accatto che mi sottopongono palinsesti di espressioni, termini e modi di dire appartenenti a tratti vernacolari di paesi sperduti e plaghe di campagne ormai lottizzate, provenienti da ambienti più o meno rurali e tabernali, nonché parrocchiali, memorie di nonni rincoglioniti e ragionamenti di pinzòchere forzosamente illibate.
Gran fatica mieter buoni e giovevoli risultati da testi di saputi e un po’ supponenti letterati locali che fanno sfoggio di allucinanti luoghi comuni e furbesche espressioni contadinesche; a volte si trovan termini e locuzioni invero originali e gradevoli, ma più spesso s’inciampa in bischerate indigeste passate per divertenti o in perle di banalità contrabbandate per saggezza.
Giampiero Della Nina con questo libro invece non sdottora, non sale sulle cattedre di aule deserte, ma dell’umiltà della sua terra si è fatto ricchezza perché ne ha raccolto con pazienza i prodotti migliori, come tutti gli scombinati – me per primo – che avendo nella vita più d’un mestiere hanno spigolato senza risparmio (ossìmoro tattico) nei salotti, ma di più né tinelli e nelle cucine, e vivaddio negli angiporti e sulle aje, nelle bettole, nelle anticamere degli ottimati, nelle sagrestie, né luoghi di decenza e d’indecenza, e ovunque s’alzasse voce antica di popolo, non scandalizzandosi o fingendo pudicizie.
Bravo Giampiero. Ritengo che il tuo dizionario o come lo vuoi chiamare, non sia un semplice repertorio di parole ma un palinsesto esauriente di esperienze di buon quotidiano, una scelta di espressioni compiute che intendono ri-mentovare clima e tempèrie di quella “lucchesità” (termine improprio e maldestro per definire una civiltà che scompare) che ora si va ansiosamente ricercando nei personaggi della scena mondana contemporanea, e sempre più raramente si trova.
Bene Giampiero, mi piace della tua opera, oltre la forma corretta e senza presunzione, la voglia di spiegarti “ammodino” con i tuoi lettori e il gran bel corredo ad ogni voce di citazioni: dal maestro di satira Custer De Nobili, e dagli amati e pregevoli Nieri e Bianchini, e molti altri, tra cui l’indimenticato Cesarino Viviani, ultimo valido cultore di quel linguaggio fiorito che non chiamerò mai “vernacolo”.
Ti ringrazio per avermi voluto inserire, qua e là, tra le citazioni. Mi dà la sensazione di essere servito a qualcosa.”
Ettore Borzacchini
(al secolo Giorgio Marchetti)
(Sinossi tratta dalla splendida prefazione del libro, scritta dal compianto prof. Ettore Borzacchini, al secolo Giorgio Marchetti)
ISBN-10 : 8889245204
ISBN-13 : 978-8889245200
Editore : Titania Ed. per Pegaso Group (15 gennaio 2000)
Anno edizione : 2000
Lingua : Italiano
In vendita anche su Amazon a € 10
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