Informazion e
Quanto è difficile riconoscere l’errore!
Al punto in cui siamo, sono certo che alcuni “vaccinati” che hanno avuto il buon senso e l’umiltà di sintonizzarsi su altri canali di informazione rispetto a quei soliti di regime, si sono formati l’idea che in realtà, sotto questa epidemia Covid, ci sia del losco. Troppi fatti confermano, quantomeno, la pessima gestione della malattia. Tanto pessima che autorizza a pensare che il Covid, sia stato uno strumento nelle mani del grande potere economico, per raggiungere ben altri fini.
Lo si pensa, ma nessuno ritiene di dover dare una prova di intelligenza nell’ammetterlo. E si finisce, il più delle volte, di dar la prova contraria. Nella mia ex attività di commercialista, le maggiori difficoltà le ho incontrate, quando cercavo di far capire all’amministratore che la sua impresa stava accumulando perdite giorno dopo giorno; che avrebbe dovuto cambiare modo di gestirla ad evitare l’inevitabile fallimento. No, a suo parere, quello era l’unico modo di tirarla avanti e che mi sbagliavo, perché la ditta era in pieno vigore e stava conseguendo importanti profitti.
Difficile far credere alle persone di essere cadute in un tranello: non lo faranno neanche quando saranno costretti a chiederti una corda per risalire in superficie.
Io intanto continuo a scrivere,
con l’unica finalità di far conoscere quelle notizie che i media di regime non diffonderanno mai o lo faranno in modo subdolo, e intenzionalmente fuorviante.
Gli articoli che scrivo sul pericolo che corriamo per la perdita della democrazia, per la perdita delle nostre libertà e sulla divisione che questi due ultimi governi hanno saputo creare nel nostro Paese, vengono accolti in modo variegato,
I tanti modi di commentare
C’è chi commenta, in modo estremamente conciso: “Sei un cretino: vaffanc…” Questo è un commento che aiuta, anziché danneggiare, perché chi non ha gradito l’articolo, capisce che si trova dalla stessa parte di tale animale e ne è mortificato.
Poi, c’è il commento dell’iper istruito, il quale, prima di entrare in argomento, sottolinea che ha passato sessant’anni a scuola, da quando ha iniziato le elementari fino a quando non è andato in pensione come insegnante. Se non lo avesse precisato, nessuno, dopo aver letto il suo intervento, lo avrebbe immaginato. Costui non risponde assolutamente agli interrogativi posti, né contesta niente di quanto hai detto, ma gira per la corte, dicendo che i no-vax fanno male all’Italia ed agli italiani, perché oltretutto, sono dei facinorosi: buoni soltanto, per sfasciare i negozi, le camionette della polizia, la sede della CGIL e seminare odio per ogni dove. Sa che è tutto il contrario: i no-vax non sono assolutamente dei violenti, ma spera che qualcuno lo creda, visto che l’informazione proviene da uomo di scuola.
Non mancano i commenti di coloro che da anni, convivono con la tessera di partito. Non puoi dimostrare loro che quel ministro è un deficiente e portare anche le prove dei suoi crimini.
Egli nell’impossibilità di dimostrare il contrario, cerca di squalificare di fronte ai compagni di partito e agli “amici facebook”, l’autore dell’articolo, senza citarne né il titolo, né l’autore. Scriverà, molto genericamente, sul suo sito che oggi si lascia parlare e scrivere anche il mentecatto, il professionista, il giornalista fallito che racconta somme sciocchezze, tanto per sentirsi vivo e restare a galla. Nessuno capisce, a cosa o a chi si riferisca, ma ci penserà lui a coprire la falla, bisbigliandone il nome all’orecchio dell’amico del bar, alla prima occasione.
I nemici dell’Italia
Questi sono i peggiori nemici dell’Italia, pronti a coprire ogni nefandezza, ogni soperchieria di ministri e deputati, che appoggeranno, e rivoteranno alla prossima apertura dei seggi, soltanto perché compagni di partito. Teniamo alla larga questi individui, se vogliamo davvero il bene, per il nostro Paese.
Nella foto: Lucca in mascherina (tratta da Lucca In diretta)
2 Commenti. Nuovo commento
Ho scritto altre volte su questo sito che leggo giornalmente e ringrazio dell’ospitalità. Nella mia ignoranza mi chiedo il perché in Italia si è creato o si è voluto creare una situazione di odio fra chi si vaccina e chi non si vuole vaccinare. Io vivo nella Republica (una b sola) Dominicana io mi sono vaccinato altri miei amici non si sono vaccinati, nulla è cambiato tutto come prima. Per entrare in banca, negli uffici pubblici, nei supermercati occorre avere mascherina e certificati, ora anche on line, di vaccinazione. Ho un amico italiano che non si vuole vaccinare, non gli ho chiesto il perché, e se ha bisogno di qualche cosa di dove non può entrare, vedo come posso aiutarlo (eccetto la banca che ha messo un suo parente). Noi qui si circola liberamente abbiamo solo i vincoli sopra descritti ecco perché incontriamo diversi Italiani qui in vacanza o che stanno venendo via dall’Italia, come domenica al ristorante sul mare, mi sembrava di essere in Italia, nessuno ha chiesto o io ho chiesto se sono vaccinati o meno. Qualche cosa non torna
Caro Di Simo, la ringrazio innanzi tutto per la sua “fedeltà” nel seguire il mio blog. La invito a leggere il mio post di ieri dal titolo “I diritti non hanno colore”, che risponde almeno parzialmente alla sua domanda. E’ certo che il popolo diviso facilita il compito di chi lo vuol tenere a bada, mentre compie l’operazione di sottrarre poco a poco tutti i suoi diritti. La prova che alla base di questi assurdi comportamenti anti Covid ci siano altri motivi rispetto a quelli dichiarati in difesa della salute pubblica, lo si ha con la notizia di stamani apparsa sul Corriere della Sera. Si legge sul quotidiano di regime che il governo italiano penserebbe di esonerare “per sempre” dal green pass, coloro che si sono fatti inoculare la terza dose. Si sa bene che il tripla-dose, può essere infettato ed infetta come tutti gli altri, però lo si “premia” per la sua cieca obbedienza e per spronare anche chi non vorrebbe farsi iniettare questo siero sperimentale, a sottoporsi al trattamento. C’è forse l’intenzione di difendere la salute del popolo italiano, con tale provvedimento? Caro Martino, la invio anche a guardare il video che ho pubblicato ieri, dal titolo “In galera”, se vuol farsi un’idea di come è nato il Covid e del perché. La saluto.