TUTTA COLPA DEI NO-VAX
Quando li apostrofi in questo modo, i “no-vax” tendono a precisare che non sono contrari al vaccino ma alla somministrazione di questo siero sperimentale anti-Covid.
Queste, ovviamente, sono sottigliezze linguistiche del tutto irrilevanti, così anch’io mi adeguo e li definisco “no-vax” perché più sintetico e dispregiativo quanto basta.
Essi sono buoni a nulla e capaci di tutto!
Buoni a nulla perché se li offendi, non reagiscono; se manifestano pacificamente per le strade, li puoi accusare di sovvertire l’ordine pubblico; se organizzano un sit-in di protesta, recitando il rosario, magari, li puoi cacciare usando idranti in pieno inverno e lacrimogeni. Se un “no-vax”, si mette a sedere in Piazza del Popolo a Roma o in altra piazza d’Italia, puoi notificargli un Daspo, fino a cinque anni. Gli neghi di andare al cinema, al teatro, al bar, al ristorante, di fare un viaggio e perfino di lavorare e loro, buoni a nulla, non si ribellano.
Gli addebiti tutte le colpe dei disastri che succedono nel mondo e loro tacciono.
Al contrario, sono capaci di tutto.
La prima loro colpa è quella di diffondere il virus. Sono pochi, chiusi in casa, senza possibilità di frequentare gli stessi ambienti della moltitudine dei vaccinati, eppure sono capaci di infettare. Vengono sottoposti a tampone prima di mettere il piede in fabbrica; risultano negativi, altrimenti non gli si permette l’ingresso, eppure riescono a trasmettere il virus a chi risulta vaccinato con tre dosi, perché, appunto, sono capaci di tutto.
Ciò insegna a Draghi, Speranza e Brunetta che è necessario prendere nuovi provvedimenti: il primo, di chiudere in cella o confinare in una isola remota dell’Oceano Indiano i “no-vax”; secondo quello di incrementare le dosi per i vaccinati, finché dureranno le scorte per produrre il siero della salute.
Sono loro i responsabili del rallentamento dell’economia e dell’aumento del deficit statale, perché infettando gli altri lavoratori, provocano assenteismo per motivi di salute, causando gravi danni non soltanto al datore di lavoro, ma alla società intera.
Se poi ci sono tanti bar che chiudono, ristoranti, agenzie di viaggi, alberghi, palestre, cinema, teatri, che falliscono, la colpa è loro perché non frequentando più questi ambienti, e non spendendo, provocano guai incalcolabili a questi esercizi.
I responsabili dell’impennata dei contagi
E, secondo voi, a cosa è dovuta questa impennata di contagi proprio in periodo di feste natalizie?
Pensereste forse, perché chiusi in casa, non abbiano responsabilità?
-Ma come ragionate? – direbbe Brunetta – E’ vero che non possono uscire, ma hanno avuto tutto il tempo e molto più dei vaccinati, di telefonare a parenti, amici, conoscenti per gli auguri. Questo non lo considerate? Sono i “no-vax” i soli responsabili dell’impennata dei contagi, perché essi sono buoni a nulla e capaci di tutto.
Per questo Brunetta è d’accordo sul confinamento dei no-vax in una isola sperduta nelle plaghe dell’Oceano Indiano, ma a condizione che sia tolto loro l’uso del telefono.
Nella foto: Renato Brunetta sorridente.